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La pronuncia dei suoni
La pronuncia corretta dei suoni italiani, richiede di uno studio un po’ più lungo, per cui è necessario dividere la spiegazione in due lezioni.
La pronuncia delle vocali in italiano è molto semplice, si emette il suono con la bocca aperta e nonostante ci siano alcune vocali che si pronunciano aperte o chiuse, per il momento non ci preoccupiamo di questo e ci limitiamo a pronunciarle tutte uguali come si è visto nella lezione dedicata all’alfabeto.
Le consonanti invece possono avere suoni differenti dipendendo da dove si trovano all’interno della parola e dalla consonante che segue.
La lettera “B” e la lettera “V”, a differenza di alcune lingue dove tendono a confondersi, in italiano hanno un suono molto diverso. La lettera “B” è labiale, cioè si pronuncia con le labbra, mentre la lettera “V” è labiodentale, cioè gli incisivi superiori poggiano sul labbro inferiore, permettendo all’aria di fuoriuscire tra di loro.
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La lettera “C” quando è seguita dalle vocali “A”, “O” e “U”, ha suono denominato gutturale che proviene dalla gola.
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Quando invece le sillabe “CA”, “CO” e “CU” hanno la vocale “I” al centro, questa quasi sempre non viene pronunciata, la sua funzione è quella di modificare il suono delle sillabe rendendolo palatale, che si ottiene facendo un momentaneo contatto tra il dorso della lingua e un punto del palato.
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La lettera “C”, quando è davanti alle vocali “E” e “I”, ha un suono palatale, che come abbiamo visto si ottiene facendo un momentaneo contatto tra il dorso della lingua e un punto del palato.
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Per ottenere il suono gutturale con questi stessi gruppi di lettere, bisogna aggiungere la lettera “H” al centro.
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La lettera “G” segue le stesse regole della consonante “C”. Quando è seguita dalle vocali “A”, “O” e “U” ha un stesso suono gutturale, cioè che proviene dalla gola.
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Quando invece queste sillabe hanno la vocale “I” al centro, la loro pronuncia cambia e il suono diventa palatale, cioè che proviene dalla gola.
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Quando la consonante “G” si trova prima delle vocali “E” e “I”, il suono diventa palatale, che come abbiamo visto si ottiene facendo un momentaneo contatto tra il dorso della lingua e un punto del palato.
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Per ottenere il suono gutturale quando la consonante “G” è seguita da una vocale, bisogna aggiungere la lettera “H” al centro.
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